Sono passati più di 40 anni, era infatti il 1971, da quando Shirley Bassey deliziava il mondo con la sua Diamonds are forever, già colonna sonora del settimo action movie della saga di James Bond dal titolo omonimo (in Italia “Una cascata di diamanti”), interpretato per l’occasione dall’intramontabile Sean Connery.
Son passati 40 anni, dicevamo, ma quasi nulla è cambiato, almeno per quanto riguarda i diamanti. Come sempre accade nei momenti di profonda crisi economica, i grandi investitori, così come i piccoli risparmiatori si trovano a dover decidere come tutelare i propri risparmi o dove investire i propri capitali.
Fin dalla notte dei tempi o, se preferite, dall’alba dell’economia, l’oro e le pietre dure sono stati eletti a beni rifugio per eccellenza.
Il diamante in particolare, è un bene ricco di fascino, anche se la sua collocazione non è un’operazione fra le più semplici, inoltre questo tipo di investimento, piccolo o grande che sia, va considerato nel lungo termine e la quota di capitale da dedicarvi, pertanto, non dovrebbe superare il 10-15% delle disponibilità mobiliari.
Il taglio per eccellenza del diamante da investimento è quello classico, il rotondo brillante, noto anche come taglio Amsterdam (58 facce) oppure l’88th (88 facce) molto apprezzato oltreoceano, il livello di purezza dovrebbe essere il più possibile prossimo a quello massimo definito. Se la vostra intenzione è quindi quella di acquistare un diamante dovete tener presente le 4 C, ovvero CARAT, COLOUR, CLARITY, CUT, ossia il peso, il colore, la purezza ed ovviamente il taglio.
Questo tipo di pietre ha oggi un valore di mercato che si aggira intorno ai 7.500 euro per carato e l’investimento minimo non dovrebbe essere inferiore al mezzo carato, quindi 3.700 euro circa.

Diamond ring - collezione privata
Investire in diamanti è pertanto una forma di investimento da considerarsi sicura e redditizia, considerato che ogni anno le plusvalenze create da questo mercato hanno puntualmente battuto l’inflazione di alcuni punti percentuali e che il valore di queste pietre non conosce deprezzamenti da almeno vent’anni, anzi, secondo un report del Sole 24 ore, il loro valore si apprezza mediamente del 7% l’anno.
Chiaramente prima di effettuare un acquisto così importante, occorre documentarsi in maniera adeguata e possibilmente affidarsi, almeno per un consiglio, a personale di provata esperienza e fiducia. Ma in ultima analisi dove si possono acquistare i diamanti?
Ebbene, potete rivolgervi al vostro gioielliere di fiducia, ad una delle non numerosissime banche che offrono questo tipo di servizio (e che solitamente propongono anche adeguati pacchetti per la custodia e ovviamente l’assicurazione del bene), agli intermediari ai quali ovviamente dovrete corrispondere una commissione per la mediazione normalmente corrisposta in percentuale sul valore del bene acquistato.
In tutti questi casi dovrete comunque assicurarvi la rivendibilità del bene stesso, questo significa orientare l’acquisto su pietre il cui peso sia compreso fra gli 0,5 ed i 3 carati. Le pietre più piccole sono scarsamente appetibili, mentre per quelle più grandi, la collocazione diviene più complicata per effetto dell’alto valore intrinseco.
Ultima nota, assicuratevi che la pietra o le pietre che intendete acquistare siano accompagna
te da debita certificazione rilasciata da riconosciuto istituto gemmologico. I più conosciuti sono l’IGI, Istituto Gemmologico Internazionale, l’HRD, Alto consiglio per i diamanti, entrambi con sede ad Anversa, oppure l’americana GIA, che a sede a Los Angeles.
Sebbene il diamante che più propriamente è da ritenersi da investimento è quello sciolto, nulla vi vieta di incastonarlo in uno splendido anello design, insomma, un diamante non solo è per sempre, come recita lo slogan di un noto produttore, ma è anche decisamente NON SOLO GLAMOUR.
NSG