Ci sono momenti nella vita di ognuno, in cui si avverte, impellente, la necessità di staccare la spina, di fuggire da quegli schemi abitudinari che scandiscono ritmicamente la nostra esistenza, di migrare verso luoghi senza tempo e senza confini.
In questi momenti, la Toscana è sempre una buona idea. Pensiamo in modo particolare alla campagna senese, a quel mare verde di colline che si susseguono come onde nell’oceano, solcate da bianchi viali sterrati e punteggiate qua e la da spumeggianti cipressi; pensiamo a quei luoghi incantati, dove, nella bruma della mattina, antichi borghi e piccoli paesi sembrano fluttuare su perfetti filari di vigne, su ampie campiture a maggese o colorate macchie di bosco.
In questa realtà, che assume talvolta tratti fiabeschi, sono molte le strutture ricettive di qualità, la Toscana da lungo tempo ci ha abituati ad una vocazione turistica che a ragion veduta, punta sulle peculiarità del territorio, sulla genuinità dei prodotti della terra, sulla storia, l’arte e la cultura di luoghi e tradizioni ormai millenari.
In questo mondo così eterogeneo di proposte e possibilità, abbiamo deciso di presentarvi la struttura, che più di ogni altra ci ha colpito proprio per la sua capacità di trasportarci in un luogo senza tempo, nel quale potersi rigenerare lontano dal logorio della vita moderna di Calindriana memoria, ma senza rinunciare a tutte quelle non trascurabili comodità che l’odierna tecnologia può offrirci.
La Lupaia è una piccola tenuta immersa nella campagna toscana, non lontano da Montepulciano, Montefollonico e Pienza, raggiungibile dopo aver percorso 2,5 km di strada bianca, come la chiamano qui, ovvero uno sterrato assai ben curato e compatto.
Il borgo è articolato in una serie di basse costruzioni di uno o due piani, in origine case di fattori o locali dedicati ad attività agricole e di pastorizia, attualmente riconvertite in camere spaziose e riccamente arredate.
Molti i dettagli che ci hanno colpito, ma una menzione speciale merita la cura dei particolari che i titolari di questa struttura hanno impiegato nel riutilizzare o riprodurre oggetti di uso comune della vita rurale di un tempo.
L’abbondante uso di legno, ferro battuto e tessuti poveri, quali la tela di sacco, fa da contraltare, in un melange riuscito ed equilibrato, alla presenza, sempre molto discreta, di accessori atti a favorire il vostro soggiorno in ogni stagione. Non vi mancheranno quindi, oltre alla sala da bagno, televisione (con ricezione di canali SKY), riscaldamento, aria condizionata e cassaforte.
Nell’Archivio Diplomatico di Siena si ha notizia del piccolo centro agricolo di Lupaia già nel 1237. Fino ai primi del Novecento qui si trovavano anche una piccola scuola, per i figli dei contadini che vivevano nei casali vicini, ed un forno, ancora presente nella struttura, che veniva acceso a turno per permettere a tutti i casali della zona di poter cuocere il pane. L’accensione del forno, infatti, comportava un ingente dispendio di legna da ardere e pertanto doveva essere sfruttato al meglio.
“Dal 1991 questo piccolo borgo divenne la casa di campagna della nostra famiglia” – ci racconta Matteo Marzilli, direttore dell’Hotelito Lupaia – “e solo nel 2008 è stata aperto all’ospitalità.”
“I lavori di restauro strutturale sono stati effettuati tra il 1991 ed il 1993, mentre i lavori per la definitiva realizzazione delle camere, la sistemazione della sala principale e la relativa impiantistica, sono stati effettuati tra il 2006 ed il 2008, così come la piscina a cielo aperto ed i giardini.”
Apertura 01 Maggio 2008.
All’Hotelito Lupaia, ogni camera ha un proprio carattere, non solo per la posizione rispetto al borgo o al panorama sulla quale volge lo sguardo, ma anche e soprattutto per gli arredi, le tinte, i volumi. In questa struttura persino i profumi non sono lasciati al caso, ma sono legati al terroir di questo splendido angolo di Toscana. Non stupitevi quindi, se entrando nella vostra stanza, sarete rapiti dai vostri ricordi d’infanzia, sentendo la tenera fragranza di una corona di alloro.
“Reperire gli adatti elementi di arredo, ha richiesto un lavoro di meticolosa ricerca nei mercatini d’antiquariato” – ci svela ancora Matteo Marzilli – “Mia madre, Marina Spagnolo, ha curato l’immagine della struttura, tracciando le linee guida di come la stessa sarebbe dovuta diventare, mentre mia moglie, Giulia Mariotti, decoratrice di professione, ha curato la realizzazione degli arredi, delle tinteggiature, degli accessori e dei complementi di tutti gli ambienti.”
In questo luogo non è infatti infrequente trovare oggetti tipici della vita rurale del borgo reinventati e destinati ad un uso diverso da quello per il quale erano stati costruiti, un esempio? le due zappe, perfettamente restaurate, che fungono da piedi per la scala a pioli che porta al piccolo soggiorno soppalco della stanza che ci ha ospitati.
Ma la Lupaia non è composta solo da splendide stanze, la cucina infatti, è il centro nevralgico di questa struttura, inizialmente usata solo per la colazione, negli ultimi anni è divenuta teatro di pranzi e cene, che in inverno vengono servite in sala davanti al grande camino, mentre nella stagione calda si possono assaporare nell’adiacente giardino.
I menù sono principalmente toscani e variano dalla classica ribollita ai pici al ragù toscano, dalle fettuccine al tartufo, al cinghiale in umido, dal brasato al vino nobile di Montepulciano, al coniglio alla cacciatora, ai fagioli all’uccelletto, ai crostini toscani etc…
Nel congedarsi da noi, il nostro anfitrione, così conclude la nostra visita
“Pensavamo certamente di creare un ambiente di charme, ma non di quel lusso tradizionale ed ostentato che si può trovare in molti bei posti di pari livello, qui non troverete camerieri in livrea. Volevamo che i nostri ospiti vivessero un concentrato di “Toscanità” durante il loro breve soggiorno e questo poteva essere solo dato dalla cura di ogni dettaglio nell’arredamento, nella cucina (la lista dei vini include solo vini entro i 5km in linea d’aria dalla Lupaia), nei colori delle camere, nella realizzazione dei giardini, ma anche e soprattutto nello staff, in quanto crediamo che i ragazzi che lavorano e vivono alla Lupaia siano poi il vero cuore della struttura.”
Questo piccolo gioiello incastonato fra le colline senesi, è il regalo perfetto se volete gratificarvi con un soggiorno in una struttura unica, immersi nella natura, lontani dalla frenesia, ma non dalla civiltà, deliziati da prelibatezze enogastronomiche e da un’accoglienza che sapranno sedurvi.
NSG